La forte personalità artistica del suo direttore e una visione vitale della musica segnano l’unicità dell’ensemble dell’Accademia del Piacere: i suoi artisti concepiscono l’esperienza musicale come qualcosa di vivo, carico di emozioni che interiorizzano e trasmettono allo spettatore, sia per la musica creata oggi o concepita secoli fa. Nelle parole di David Yearsley sulla rivista nordamericana Counterpunch, “il nome del gruppo dice tutto: non ho mai sentito niente di più stimolante, commovente e piacevole”.
Le sue incisioni hanno rivelato nuove sfumature in repertori fondamentali della musica storica come il Seicento italiano (Le Lacrime di Eros), la musica spagnola del Rinascimento (Riscoprire la Spagna e il suo imminente CD Colombina) o la musica di scena ispanica barocca (Muera Cupido, insieme con Nuria Rial), ricevendo premi come l’Opus Klassik in Germania (2020), il Choc de Classica (Francia), il Prelude Award (Paesi Bassi) e diversi premi GEMA in Spagna. Ma Accademia e Alqhai visitano con pari successo anche territori artistici estranei allo storicismo, come in Las idas y lasvueltas e Diálogos, rispettivamente insieme ai cantanti di flamenco Arcángel e Rocío Márquez, per i quali ricevono i Giraldillos della Bienal de Flamenco de Sevilla 2012 e 2016. Dal suo nucleo stabile si aggiungono solisti di primo livello, come la ballerina Patricia Guerrero, il chitarrista Dani de Morón o il percussionista Pedro Estevan. L’Accademia del Piacere è un punto di riferimento per la musica antica europea, e le sue esibizioni la portano a luoghi unici in Europa, America e Asia, come la Oji Hall di Tokyo, il British Museum di Londra o la Filarmonica di Berlino, oltre a molti altri negli Stati Uniti, Germania, Francia, Giappone, Belgio, Olanda, Messico, Colombia, Svizzera, Spagna… I suoi concerti sono regolarmente trasmessi in diretta dalla European Broadcasting Union e dalle stazioni associate e numerose sono le apparizioni in diverse trasmissioni televisive, dalla TVE alla giapponese NHK. L’Accademia del Piacere è supportata da dalla Junta de Andalucía, dal Ministero della Cultura spagnolo e da INAEM.
